Ex parcheggiatori a colloquio con Foti, sale la disperazione: “Nessuna garanzia per noi”

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Marco Imbimbo – E’ trascorso oltre un anno dalla scadenza delle convenzioni per la gestione delle aree chiuse, ma per gli ex parcheggiatori non c’è ancora alcuna certezza per il loro futuro. E la disperazione aumenta.

Oggi una delegazione si è confrontata per l’ennesima volta con il primo cittadino, Paolo Foti, chiedendo garanzie per il loro futuro. L’incontro, però, non ha sortito alcuna novità positiva. Anzi la loro posizione è sempre più in bilico. L’ipotesi di un impiego temporaneo presso le aree chiuse, in attesa del nuovo bando di gestione, è tramontata del tutto.

Ora, l’unica speranza per gli ex parcheggiatori, è legata, appunto, al nuovo bando, ma anche in questo caso dall’incontro non sarebbero emerse notizie buone. Innanzitutto, per avere un quadro più chiaro, bisogna aspettare il 7 febbraio, giorno in cui il Tar affronterà il ricorso presentato dalla «Athena servizi» contro la sua esclusione dal vecchio bando.

Nel caso in cui il Tribunale dovesse darle ragione, allora sarà la «Athena» a dover gestire le aree chiuse della città, ma quel vecchio bando non prevedeva clausole di salvaguardia per gli ex parcheggiatori. In pratica la cooperativa non avrebbe alcun dovere verso di loro e potrebbe tranquillamente decidere di non prenderli in carico. In caso di risposta negativa del Tar, invece, si procederà con il nuovo bando, che potrebbe essere pubblicato anche prima del 7 febbraio. In questo caso, invece, dovrebbe essere inserita una clausola di salvaguardia, ma, al termine dell’incontro con Foti, gli ex parcheggiatori hanno sollevato più di una perplessità.

La prima riguarda la clausola in sé che potrebbe essere rivolta alla categoria «disagiati» e non «ex dipendenti delle cooperative di tipo B», di conseguenza ampliando il bacino di utenza. La seconda perplessità riguarderebbe il vincolo della residenza, in pratica la clausola rischia di essere valida solo per chi risiede ad Avellino e non in altri Comuni. E poi c’è il numero delle persone a cui si rivolgerebbe la clausola che rischia di non superare le dodici unità, lasciando di fatto fuori altri ex parcheggiatori.

Una situazione, insomma, non facile che, con il passare dei mesi, ormai, sembra precipitare sempre di più, facendo aumentare la disperazione degli ex dipendenti delle cooperative di tipo B che, dopo una lunga serie di promesse ricevute, vedono il loro futuro sempre più in bilico.