Elezioni USA, la guida per gli avellinesi alle presidenziali negli Stati Uniti

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Renato Spiniello – Elezioni USA, la sfida tra Hillary Clinton e Donald Trump per le presidenziali negli Stati Uniti è giunta al termine.

Domani 8 novembre (o meglio, all’alba di mercoledì 9 novembre per noi europei) si conoscerà il nome del 45esimo presidente degli USA e successore di Barack Obama alla Casa Bianca.

Di seguito una piccola guida alle elezioni negli Usa.

QUANDO SI VOTA? – Martedì 8 novembre per la maggior parte degli Americani. Attenzione perchè in milioni hanno già espresso una propria preferenza. Questo perchè negli Usa è possibile votare anche prima della data cosiddetta ufficiale grazie all’early vote. Anzi, si stima che quest’anno, più del 40% degli aventi diritto negli USA voterà prima dell’8 novembre. E in alcuni stati sarà addirittura possibile votare prima dell’8 novembre, ripensarci e ri-andare a votare ancora.

PERCHE’ SI VOTA IN UN GIORNO NON FESTIVO? – Un tempo, gli Stati Uniti d’America erano un paese prettamente dedito all’agricoltura, solito a recarsi in massa in Chiesta la domenica e al mercato di mercoledì. La scelta del martedì come giorno delle elezioni nasce dall’esigenza dei contadini di recarsi alle urne, tornare a casa e prepararsi per il mercato del giorno dopo. Perchè proprio novembre? Perché la gente poteva concentrarsi per il voto subito dopo aver svolto il raccolto in autunno e subito prima della stagione invernale.

CHI PUO’ DIVENTARE PRESIDENTE? – Chiunque abbia queste caratteristiche: occorre avere 35 anni, aver vissuto negli USA almeno 14 anni ed essere nato sul territorio americano.

ESISTONO DAVVERO SOLO DUE PARTITI NEGLI USA? – La risposta è no. Negli USA esistono centinaia di partiti, dal Green Party, al Libertarian Party, dal Socialist Workers Party al Legal Marijuana Now Party. Ma la storia ci ha insegnato che a predominare lo scenario politico, da sempre, sono stati i rappresentanti Democratici e Repubblicani. Il motivo? Perchè negli USA chi vince si prende tutto. Ma proprio tutto. Così, oltre a Trump e Clinton alle presidenziali USA saranno presenti decine di candidati minori.

GLI AMERICANI SCEGLIERANNO DIRETTAMENTE IL LORO PRESIDENTE? – Non è esattamente così. Il collegio elettorale degli Stati Uniti d’America (in inglese “United States Electoral College”) è il corpo costituzionale che elegge il presidente e il vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Cerchiamo di capirci qualcosa. Secondo la procedura attuale, ogni quattro anni, gli elettori di ciascuno Stato della federazione eleggono 538 grandi elettori: numero che deve essere pari al numero complessivo di membri del Congresso degli Stati Uniti che quello stesso Stato elegge. Ad ogni Stato degli USA corrisponde un numero di Grandi Elettori. Così ad esempio il Wyoming avrà 3 grandi elettori e la Florida. Così, se ad esempio Donald Trump (o Hillary Clinton) raccoglie il maggior numero di voti nello stato della Florida, allora a Trump (o alla Clinton) andranno 29 voti. L’obiettivo è raggiungere 270 voti (poco più che la metà di 538). Curiosità: Al Gore nel 2000 raccolse il maggior numero di voti popolari ma perse le elezioni (in favore di George W. Bush) che raccolse invece il maggior numero di voti provenienti dai Grandi Elettori.

I DUE CANDIDATI E LE LORO POSIZIONI – La sfida è tra il tycoon Donald Trump, candidato dei Repubblicani, e Hillary Clinton, moglie dell’ex presidente Bill e candidato dei Democratici.

Sulla politica estera, Trump è per “… aiutare gli USA per primi” mentre la Clinton è più diplomatica.

Sul commercio, Trump negli ultimi giorni ha dichiaratamente parlato in termini negativi dei rapporti commerciali insistenti tra Cina e USA, aggiungendo di volere rinegoziare (o anche chiudere) i patti noti come Trans-Pacific Partnership e del North American Free Trade Agreement. La Clinton invece difende il Trans-Pacific Partnership.

Clima e ambiente. Trump ha definito il riscaldamento globale una “… burla” (per non dire altro…). La Clinton vuole combatterlo spingendo sulle rinnovabili.

QUANDO SI CONOSCERANNO I RISULTATI? – Se vi trovate nella costa est degli Usa, probabilmente conoscerete i risultati delle elezioni intorno alla mezzanotte di martedì, ora locale. In Europa e in Italia, dunque, solo all’alba di mercoledì.

ULTIMA DOMANDA, CHI VINCERA’ TRA TRUMP E CLINTON? – A saperlo… Comunque, i soloni della politica americana (ma anche i nostrani…) hanno definito questa elezione tutta in favore della Clinton. Questo, però, in base ai sondaggi. E cosa abbiamo visto quest’anno dai sondaggi? Basta dare uno sguardo alla Brexit…

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