Congresso Pd, De Luca: “Non vincano le furbizie. La Commissione nazionale dia indicazione precisa”

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Pasquale Manganiello – “Continua una vicenda paradossale. Molti che sembrano vicini al Pd fanno di tutto per crearci problemi, è il momento del trasformismo e dell’opportunismo, si passa da una parte all’altra senza pudore.”

E’ un fiume in piena l’ex senatore Enzo De Luca nella conferenza stampa da lui convocata a Via Tagliamento per dire la sua sul convulso caso del Congresso provinciale del Partito Democratico. Ieri la Commissione di Garanzia provinciale ha spedito cinque quesiti a Roma che avrà il compito di dirimere definitivamente la questione. De Luca non ci sta e sviscera le sue invettive nei confronti di chi lo ha accusato di pensare a conservare il proprio ruolo egemone all’interno del Partito a discapito di iscritti ed elettori.

“Se ci diamo delle regole le dobbiamo rispettare – sentenzia De Luca – il Pd è diventato un carro su cui tutti saltano giudicando chi il Pd lo ha fondato, che nel Pd crede e ha sempre creduto. Dopo le dimissioni di De Blasio ci incontrammo con Lorenzo Guerini: concordammo sul fatto di andare subito al Congresso con la platea di adesioni del 2016 per evitare aggressioni o scalate. Se non si è celebrato è perchè gli eventi politici che hanno caratterizzato l’ultimo anno non lo hanno permesso, io non voglio conservare nulla. Inoltre nel Pd vige la regola delle Primarie: chi dice di avere il consenso non dovrebbe preoccuparsi.”

De Luca torna sul caso delle tessere online:

“E’ sotto gli occhi di tutti che sono state fatte 1500 tessere online in un solo giorno quando noi come Ufficio Politico, secondo quanto ci era stato richiesto, abbiamo limitato il tesseramento ai vari segretari di circolo. Il dirigente nazionale è stato uno sprovveduto, in politica non si ragiona così. Io sono per includere tutti ma, se prevalgono le furbizie, il passaggio a infiltrazioni malavitose è breve”.

La chiusura dell’ex senatore è sintetizzabile in questo modo:

“La decisione spetta alla Commissione di garanzia nazionale. Spero che si adoperino per comporre ed evitare meccanismi che creano difficoltà inaccettabili. Quando c’è la volontà, la politica può risolvere i problemi però ci vuole una parola definitiva del livello nazionale che ha dato un indirizzo e poi si è contraddetto modificandolo. Chi ha creato questa situazione la recuperi politicamente.”