Chiusura mense negli istituti penitenziari, la nota dei sindacati

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“Le scriventi organizzazioni sindacali, hanno appreso la recente decisione del Capo DAP del 19
marzo 2020 riguardante la chiusura delle sale convegno bar e spacci degli istituti penitenziari nell’intero territorio nazionale, in applicazione delle disposizioni contenute nel DPCM del 09 e 11 marzo 2020, dove erano ricomprese anche le mense, stante il perdurare dell’ emergenza sanitaria determinata dall’epidemia del Covid 19 e dalle misure ancora più stringenti rafforzate dal D.L. del 17 marzo 2020 n. 18.

Ora se pur necessaria e non più differibile tale scelta, non appaiano chiare le motivazioni che
hanno determinato la decisione di escluderle e lasciarle funzionanti negli istituti penitenziari, al momento appare utopistico rispettare quanto gli stessi Decreti e le molteplici ordinanze emanate dai Governatori Regionali, per continuare a garantire l’operatività di simili servizi su base contrattuale, difatti appare lampante l’impossibilità a rispettare il metro di distanza interpersonale nello stazionamento, nelle code, esiguità degli spazi, tempi di attesa, tavoli multipli con quattro sedute e non in ultimo il rigoroso rispetto delle norme igienico-sanitario da adottare sulle superfici dei tavoli etc….

Per analogia, riteniamo come rappresentanti dei lavoratori che devono essere chiuse anche le
mense, con l’attribuzione del buono pasto agli aventi diritto, poiché come già detto, gioco forza per ragioni di servizio, sono luoghi di raggruppamenti di Poliziotti Penitenziari e del personale civile delle funzioni centrali comparto ministeri, quest’ultimi anche loro fruitori della consumazione dei pasti presso le mense di servizio, dove vi è un potenziale ed elevato rischio di contrarre o trasmettere possibili contagi, pur consci e consapevoli del grave disagio per i Poliziotti Penitenziari che sicuramente comprenderanno il delicato momento poter tutelare la salute di tutti”.