Calcio, la veritá di Gubitosa al CdS: “Snobbata offerta di 1,5 mln”

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Avellino – “Al gruppo Iacovacci, per acquisire quasi il 50 per cento del pacchetto azionario dell’Avellino, abbiamo formulato una offerta accompagnata da garanzia bancaria per 1,5 milioni di euro. Il destinatario, anziché valutare con attenzione la nostra proposta, ha fatto sapere di avere altri interlocutori interessati all’acquisto, parlando di una cordata lombarda della quale non ho mai avuto riscontri. Evidente il tentativo per fare alzare il prezzo. Quando si sono accorti di essersi spinti troppo in avanti, hanno dato disponibilità a ridiscutere la situazione. Noi avevamo dato un termine perentorio, ormai scaduto”. A parlare è Michele Gubitosa patron dell’HS Company che in una esclusiva intervista rilasciata a Leondino Pescatore del Corriere dello Sport rivela la sua veritá sull’affaire Avellino Calcio che ha tenuto banco nelle ultime settimane.

“Mi sarebbe piaciuto concludere un’operazione che mi stuzzicava e affascinava ma il tempo è scaduto – dice il giovane imprenditore irpino – sono venuti meno i presupposti per proseguire una trattativa complessa. La situazione è stata gestita male, siamo ora a un punto di non ritorno. Gestisco un’azienda dal fatturato in crescita: avrei voluto dare impulso alle nostre attività con una diversificazione attraverso il calcio ma devo tutelare gli interessi dei dipendenti, senza fare un salto nel buio”. Possibilità di rivedere la situazione? “E’ tecnicamente impossibile. Ci sono scadenze impellenti per l’Avellino: pagare entro dieci giorni le spettanze ai dipendenti a tutto il 30 aprile e versare la tassa di iscrizione al campionato di B. Resta poco tempo per valutare da parte nostra la reale situazione finanziaria e provvedere al trasferimento delle azioni. Per questo avevamo fissato un termine preciso. Se c’è la cordata lombarda, ben venga per il gruppo Iacovacci”. Altrimenti qual è la soluzione? “Ce ne sono due: la prima è di concludere l’acquisto ricevendo una garanzia reale da parte del venditore a tutela di possibili nuovi impegni che dovessero emergere successivamente. Dubito che possa essere accordata”. E l’altra? “Riparlarne con calma, ove mai il gruppo Iacovacci dovesse essere ancora effettivamente intenzionato a cedere dopo avere assolto ai prossimi obblighi economici nei confronti della società A.S. Avellino”. Infine una considerazione: “La nostra offerta non andava snobbata. La passione per l’Avellino, di cui sono tifosissimo, non può distrarmi dalle responsabilità di imprenditore e soprattutto delle persone che lavorano al mio fianco e hanno consentito la crescita della mia azienda”.

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