Blocco traffico, commercianti in trincea: “Subito un consiglio comunale monotematico”

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Marco Grasso – “Le modifiche apportate dal sindaco all’ordinanza sul traffico sono sicuramente un segnale di apertura importante, ma non possono bastare”. Antonello Tarantino (foto a lato), direttore dell’Associazioni Imprenditori Irpini aderente alla Confesercenti, non nasconde il suo malcontento sul nuovo stop alla circolazione delle auto più vecchie che scatterà lunedì 22 ottobre per andare avanti per i successivi trenta giorni.

“Mi sembra che la nuova amministrazione si stia muovendo sulla falsa riga di quanto fatto in precedenza. Stabilire, fin da subito, un blocco di trenta giorni significa non tenere in nessuno conto delle esigenze dei commercianti e degli stessi cittadini. Sarebbero stato preferibile partire con quindici giorni per poi verificare, in corso d’opera, se e come eventualmente procedere”, osserva Tarantino.

Il timore di Tarantino è che il blocco possa essere prorogato fino a Natale. “Non mi sorprenderebbe, del resto siamo già a 29 sforamenti. Intanto l’effetto di quest’ordinanza è che per un mese in città non arriverà più nessuno, o quasi, dai paesi della provincia e dell’hinterland. Un colpo durissimo per il commercio e per i tanti operatori che, in vista delle festività natalizie, si stanno già organizzando con le prime forniture. Siamo alle solite: si colpisce un settore da tempo in sofferenza e si penalizzano i cittadini con un’ordinanza che andava gestita diversamente”.

Una misura che per Tarantino difficilmente inciderà in maniera concreta sulla situazione ambientale in città. “Se non si riorganizzano i pullman e non si prova ad aprire qualche strada alternativa diventa tutto inutile. Tra piazza Castello chiusa, il tunnel infinito e la maxisola pedonale del Corso mi chiedo come si possa pensare di gestire la circolazione in città. Abbiamo chiesto da tempo la riapertura della strada che collega piazza Garibaldi a via Due Principati, ma purtroppo non credo che cambierà nulla. Senza parcheggi il centro è congestionato e l’ennesima blocco della circolazione servirà davvero a poco”.

Il direttore dell’associazione dei commercianti punta il dito contro il metodo scelto dall’amministrazione comunale per rendere operativa una misura destinata a creare non pochi disagi in città. “Le ricadute sono notevoli, perchè sappiamo benissimo quanto siano diffuse le auto Euro 3 in città, come nel resto della provincia. Purtroppo, come accadeva con Foti, anche con la nuova giunta ci troviamo a commentare scelte calate dall’alto, prese senza alcun momento di confronto, nè di condivisione”.

Anche per questo Tarantino lancia la protesta di un consiglio comunale monotematico. “La crisi del commercio ha bisogno di un momento di confronto costruttivo, è arrivato il momento di fare quadrato ed immaginare, magari di comune accordo, le nuove strategie da mettere in campo per rilanciare uno dei settori di riferimento dell’economia locale”.

Tra le priorità anche l’individuazione di misure specifiche a sostegno delle imprese. “Sarebbe importante lanciare dei segnali concreti, soprattutto quando si mettono in campo azioni destinate a penalizzare pesantemente il commercio. Perchè non immaginare, ad esempio, il blocco o, quantomeno, la rateizzazione del pagamento della Tari? Per molti commercianti sarebbe una boccata d’ossigeno importante. Ma mi sembra che, al di là dei proclami e delle buone intenzioni, non ci sia alcuna intenzione di recepire i reali problemi di una categoria per provare a trovare delle soluzioni condivise”.