Blitz contro il clan Sparandeo, il Procuratore di Benevento contro le istituzioni: “Scomodo prendere una posizione”

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“Nessuna reazione da parte delle istituzioni pubbliche. Questo è sicuramente un sintomo non positivo, prendere posizione è scomodo, molto scomodo in una realtà piccola come la nostra”.

E’ l’accusa mossa dal Procuratore della Repubblica di Benevento Aldo Policastro nei confronti della classe dirigente sannita alla luce del blitz contro il clan “Sparandeo” coordinato dalla Dda di Napoli e condotto dalla Squadra Mobile che ha portato all’arresto di nove persone con l’accusa a vario titolo di estorsione, spaccio di stupefacenti e associazione camorristica.

Gli amministratori sono stati assenti anche alla marcia contro i clan organizzata da Libera a fine gennaio, che, muovendo da Rione Libertà, ha percorso la città da piazzale Gramazio a Piazzale Iermano, e poi lungo la Spina verde. Luoghi simbolo di criminalità e devianze ma anche di abbandono. “Quando i cittadini scendono in strada è importante che le istituzioni scendano anche loro in piazza con qualsiasi forma per esprimere vicinanza” ha detto Policastro.

L’operazione della Dda, stando a quanto si legge nelle oltre 300 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Mobile, ha toccato anche la politica cittadina. “In un territorio in cui si sono verificati fatti criminali di questo tipo – ha proseguito il Procuratore -, al di là dell’aspetto penalistico, quello che mi ha colpito è stato il silenzio. E’ vero che è stata organizzata una manifestazione molto partecipata ma non ho sentito levarsi allo scandalo la città”.