Baby squillo, le motivazioni della sentenza: “Nessun freno inibitorio”

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“Spregiudicati e senza freni inibitori”. Queste alcune delle parole utilizzate nel testo delle motivazioni in base alle quali il Gup De Falco Giannone del Tribunale di Napoli ha condannato in primo grado il gestore del club “L’incontro” di via Vasto e uno dei clienti abituali, accusati di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile. Il giudice non ha concesso le attenuanti generiche. Il titolare è stato condannato a dieci anni e quattro mesi di reclusione e al pagamento di 70mila euro di multa, mentre l’altro imputato è stato condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, e al pagamento di 4mila euro di multa.

Il pubblico ministero aveva chiesto, al termine della sua requisitoria, 8 anni di reclusione e 40mila euro di multa il gestore del circolo e 4 anni e 8mila euro per l’altro, per il quale sono stati revocati anche gli arresti domiciliari