Avellino in salvo, qui si fa la società: Taccone rilancia con Preziosi

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di Claudio De Vito – Tra tante, troppe ombre e poche luci è finito in soffitta il campionato dell’Avellino che ora deve proiettarsi al futuro per evitare un’altra annata di patemi d’animo. C’è infatti da mettere un freno all’escalation di sofferenza in atto da tre stagioni a questa parte con guida tecnica cambiata in corso d’opera e certezza di conservare la categoria giunta soltanto all’ultima curva o quasi. La piazza irpina ha dimostrato ancora una volta il suo attaccamento alla causa con l’esodo dei duemila e passa di Terni. Ora però gradirebbe quantomeno una B tranquilla con programmazione e struttura solide.

Sono i parametri che Claudio Foscarini ha richiesto alla società per rimanere ed in tal senso Walter Taccone può lavorarci in maniera più incisiva dopo aver conosciuto in quale categoria giocherà il suo Avellino il prossimo anno. Da tempo, un anno circa, il patron è alla ricerca dell’assetto giusto per garantire stabilità economica e di progetto al club. Nella sua orbita svariate trattative con cordate o singoli potenziali soci interessati ad entrare in società. Finora nulla di fatto ma adesso, a salvezza acquisita, è giunto il momento di varare il piano del rilancio.

Martedì o al più tardi mercoledì il massimo dirigente del sodalizio biancoverde terrà una conferenza stampa di fine stagione durante la quale illustrerà i progetti futuri. Intanto però prende quota la pista Preziosi per rimodulare il club. Il patron del Genoa Enrico con il figlio Fabrizio dovrebbe contribuire al rilancio dell’Unione Sportiva con un considerevole aiuto economico. Da valutare le cifre e le percentuali dell’impegno della famiglia proprietaria del club rossoblu, che però sarà sostanziale con un vero e proprio asse in costruzione tra Irpinia e Liguria.

E uno dei primi tasselli in ottica mercato potrebbe essere la conferma del prestito di Leonardo Morosini, intenzionato a cancellare l’annata maledetta per via dell’infortunio al crociato con la garanzia della casadei madre. Altri discorsi sono già in piedi in entrata ma anche in uscita con Marco Migliorini e Pierre Ngawa nel mirino genoano per il salto in Serie A. Dunque Walter Taccone non lascia o fa un passo di lato in minoranza, anzi raddoppia con la famiglia Preziosi al suo fianco.

Sembra essere questo al momento lo scenario societario più plausibile alla luce dei pesanti scricchiolii nella trattativa Italpol, certamente più complessa e differente per la modalità di ingresso (a maggioranza) della famiglia Gravina, e destinata oramai a saltare. Tappati anche gli ultimi spiragli con richiesta di restituzione della caparra versata per il preliminare. Resta però il timido interesse dell’uomo d’affari del Colorado Foster Gillett che si è fatto vivo nelle scorse settimane per il tramite della londinese Blackbridge Cross Borders per l’acquisizione del 100% delle quote con un esborso fino a otto milioni. Una pista complicata anche in virtù della preferenza di proseguire con al proprio fianco un partner forte palesata da Walter Taccone.

Definiti gli equilibri societari, sarà la volta di quelli tecnico-dirigenziali. Dopo sette anni al servizio della causa biancoverde, la permanenza Enzo De Vito non è scontata. Il direttore sportivo di Capriglia Irpina ha ricevuto delle offerte ma Walter Taccone farà di tutto per tenerselo stretto: un budget più ampio a disposizione darebbe nuova linfa agli stimoli che altrimenti De Vito deporrebbe sul viale del tramonto  di un lungo ciclo.

La sua eventuale eredità verrebbe raccolta da Salvatore Di Somma, ieri a Terni per seguire l’Avellino da spettatore interessato che scalpita per tornare in biancoverde come nuovo deus ex machina. Poi sarà la volta del tecnico con Claudio Foscarini che non ha chiuso del tutto la porta. Il futuro è adesso e tutto in divenire: Walter Taccone insegue il rilancio per invertire la rotta della sofferenza.