Avellino, la piccola impresa di Capuano nel Partenio spaccato

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di Claudio De Vito. A fine partita aveva soltanto un filo di voce, ma è un prezzo che Ezio Capuano ha voluto pagare ben volentieri. Il suo Avellino ha tenuto testa al Bari con personalità, aggressività e organizzazione che hanno spiazzato il diretto avversario di ieri. Per la verità una squadra così ce la si aspettava alla luce di quanto osservato durante gli allenamenti. Dopo un esonero la reazione sul piano dei nervi è inevitabile, ma un tecnico come Capuano è capace di accentuarla.

Piaccia o meno. L’erede di Giovanni Ignoffo è stato accolto dalla contestazione dello zoccolo duro del tifo organizzato, a sua volta non gradita dal resto del Partenio-Lombardi, uno stadio letteralmente spaccato sull’argomento. Il campo però ha dato ragione a Capuano il quale ha dimostrato di poter risollevare l’Avellino e poterlo condurre alla salvezza che fatto nel passato in altre piazze. E lo ha fatto senza polemizzare perché di tutto c’è bisogno ora tranne che di altra benzina sul fuoco acceso dalla crisi societaria.

Alla fine sono arrivati anche gli applausi per quella che è apparsa una vera e propria impresa alla luce del divario tecnico tra le due formazioni. Ora però l’attenzione è già rivolta alla trasferta di Terni che il punto ottenuto contro il Bari consente di approcciare con maggiore convinzione. Capuano dovrà rivedere qualcosa nella difesa che ieri è stato costretto a rivoluzionare in corso d’opera. Zullo si è ripreso, mentre Morero e Laezza sono in dubbio. Karic invece è pronto per giocare dal primo minuto: risorsa imprescindibile in termini di dinamismo, imprevedibilità e duttilità. La Ternana sarà una vera e propria prova del nove.