Avellino, ecco il protocollo Comune-Cnr. Ruberto: “Servizio a tutela del territorio”

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Si è tenuta stamane la conferenza stampa per presentare la “Convenzione operativa per l’attività di collaborazione tecnico-scientifica nel campo della ricerca e tutela ambientale”. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto tra il Comune di Avellino e l’IREA-CNR di Napoli (l’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente).

Alla conferenza di presentazione a Palazzo di Città, hanno partecipato l’assessore all’ambiente Giuseppe Ruberto, l’arch. Michelangelo Sullo del Comune di Avellino, e il direttore dell’IREA-CNR ing. Riccardo Lanari.

“L’Intesa – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Ruberto – è finalizzata allo scopo di individuare attività legate alla tutela ambientale che avranno come progetto iniziale una indagine sulla situazione del territorio di Avellino  individuando eventualmente fenomeni di dissesto idrogeologico o movimenti della superficie terrestre.

Questa operazione sarà realizzata con una sofisticatissima tecnica radar attraverso immagini di rete satellitare fornite dall’Agenzia Spaziale italiana. Ci verrà fornita dal Cnr una relazione entro la fine dell’anno che fotograferà il territorio di Avellino; dopo l’individuazione degli spostamenti verrà fatta una disamina dei fenomeni rilevati e delle cause possibili.

Adesso abbiamo una fotografia della situazione, attraverso questi studi vogliamo prevenire forme di dissesto. Non ci fermeremo a questo, faremo un’indagine che va dal 2011 al 2015 con l’intenzione di proseguire successivamente quest’attività . Le immagini che otteniamo in questa fase sono gratuite per un servizio alla tutela del territorio”.
E sulla questione metropolitana leggera:

“Sono stati fatti passi avanti per quanto concerne il finanziamento dell’intervento, intendiamo completare quest’opera entro la fine dell’anno. Poi si porrà il problema della gestione di cui dovrà farsi carico anche la Regione Campania”.

Il direttore dell’IREA-CNR ing. Riccardo Lanari ha illustrato la metodologia e la gestione da applicare alla città di Avellino sottolineando che questi satelliti di nuova generazione portano in dote una tecnica consolidata nel tempo ed applicata con successo in altre aree del Paese.

“Sono sistemi che funzionano di giorno e di notte – ha affermato Lanari – che non sono soggetti alle intemperie atmosferiche e che sono in grado di misurare spostamenti di centimetri operando da centinaia di chilometri. Avranno di certo un grande impatto a difesa del territorio e le informazioni sono consultabili via web. Ad Avellino è stata già fatta una mappatura che va dal 2002 al 2010 con i sistemi di prima generazione. Ne è venuto fuori uno scenario deformativo limitato. Con la convenzione odierna analizzeremo nel dettaglio tutte le zone della città con i sistemi sopra descritti”.

In particolare l’IREA-CNR utilizza i satelliti SAR, sofisticati radar che fotografano il territorio dallo spazio per evidenziare eventuali movimenti. Il “Radar ad apertura sintetica” (SAR) invece di utilizzare la luce, come una comune macchina fotografica, si avvale di una radiazione elettromagnetica a microonde. Ciò consente di acquisire immagini sia di giorno sia di notte, anche quando il cielo è coperto da nuvole, visto che le microonde riescono ad attraversale.

Le immagini ottenute vengono successivamente combinate e confrontate tra loro mediante una tecnica altamente innovativa, denominata SBAS, (acronimo di Small BAeline Subset) sviluppata interamente presso l’Irea-Cnr di Napoli. Mediante tale tecnica è possibile combinare opportunamente le varie immagini radar acquisite nel corso del tempo riuscendo così a seguire l’evoluzione temporale dei movimenti, allo stesso modo in cui mettendo in sequenza diverse fotografie si ottiene un film. Con questa tecnica è possibile misurare nel dettaglio deformazioni del suolo anche molto piccole, per esempio dell’ordine del centimetro.

Un risultato a dir poco sorprendente se si pensa che viene ottenuto utilizzando satelliti che si trovano a circa 800 km di altezza.

Le moderne tecnologie informatiche permettono inoltre un accesso semplice ed intuitivo ai risultati di queste misure. L’Irea-Cnr di Napoli ha anche sviluppato una piattaforma web basata essenzialmente su una interfaccia Google Maps.

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