Treni del Gol, filone “venditori”: non c’è traccia dell’Avellino

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Uno stralcio del video delle intercettazioni

In tempi di burrasca su più fronti, una buona notizia su quello del calcioscommesse. Nel filone parallelo – quello dei cosiddetti “venditori” – dell’inchiesta Treni del Gol sulle presunte combine messe in atto per salvare il Catania dalla retrocessione in Lega Pro nel 2015, non c’è alcuna traccia dell’Avellino o di suoi tesserati.

E ciò conforta non poco tutto l’ambiente biancoverde visto che la partita Catania-Avellino del 29 marzo 2015 è stata oggetto di contestazione penale sin dall’inizio delle indagini preliminari. La Procura di Catania infatti l’aveva messa nel mirino insieme alle cinque partite sospette, quelle sulle quali si sono concentrate le indagini: Varese-Catania del 2 aprile terminata con il risultato di 0-3; Catania-Trapani dell’11 aprile (risultato 4-1); Latina-Catania del 19 aprile (1-2); Catania-Ternana del 24 aprile (risultato 2-0); Catania-Livorno del 2 maggio terminata in parità, 1-1.

Ieri si è tenuto l’incidente probatorio finalizzato ad ottenere ulteriori prove che hanno chiamato in causa altre 24 persone, che vanno ad aggiungersi alle 7 già rinviate a giudizio (Antonino Pulvirenti, Pablo Cosentino, Daniele Delli Carri, Giovanni Impellizzeri, Fabrizio Milozzi, Fernando Arbotti e Piero Di Luzio che dovranno presentarsi davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Catania il prossimo 22 novembre).

Dopo l’incidente probatorio, sono finiti nel registro degli indagati calciatori, dirigenti e faccendieri. Si tratta di Riccardo Fiamozzi, Andrea Barberis, Luca Pagliarulo, Antonino Daì, Christian Terlizzi, Matteo Bruscagin, Jens Janse, Alessandro Bernardini, Marco Moscati, Pietro Lo Monaco, Alessandro Failla, Fabrizio Ferrigno, Alfio Mangion, Antonio Ricci, Fabrizio Crimi, Riccardo Tamiro, Defendino Corbo, Alfio Bisicchia, Anna Aurigemma, Luigi Tancredi, Simone Impellizzeri, Luca Antonucci, Luca Brescia e Giuseppe Mangion.

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L’avvocato della Lega di B Guido Camera ad Avellino

“L’Avellino risulta come persona danneggiata così come tutte le altre partecipanti di quel torneo di Serie B” aveva sottolineato l’avvocato della Lega di B Guido Camera durante la tappa avellinese del tour formativo contro le frodi sportive “Regoliamoci”.

Adesso il nuovo filone di Treni del Gol che estrania ulteriormente il club biancoverde o suoi tesserati da ogni eventuale addebito. Archiviata la parentesi di Catania, ora non resta che attendere i risvolti del processo sportivo riguardante le presunte combine del maggio 2014 smascherate dalla Dda di Napoli. L’Avellino rischia il deferimento a titolo di responsabilità oggettiva con l’eventuale penalizzazione in classifica in arrivo all’inizio del prossimo anno. Anche in tal caso, la società ha proclamato più volte la sua totale estraneità ma tutto ruota intorno alla posizione di Francesco Millesi, che secondo gli 007 federali avrebbe avuto un ruolo chiave nella vicenda.