Avellino Calcio – Meglio tardi che mai: Bidaoui l’asso della rinascita

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Claudio De Vito – Da flop senza appello a potenziale trascinatore in questo finale di campionato. Soufiane Bidaoui è l’asso nella manica che non ti aspetti se si considera il background stagionale scandito da scarso impiego (due sole presenze da titolare a Novara e Cesena nel girone d’andata) ed inserimento in lista di sbarco a gennaio.

Era finito nel dimenticatoio il talento belga nativo di Etterbeek, cittadina della regione Bruxelles-Capitale, ma naturalizzato marocchino. In primis alla corte di Domenico Toscano, che lo aveva prima sedotto per il suo tridente e poi abbandonato nel passaggio al modulo con due punte. In secundis con Walter Novellino che lo ha inquadrato nei suoi piani soltanto dopo il pieno ristabilimento da acciacchi vari.

L’Avellino ha scommesso su Bidaoui in estate con un sostanzioso biennale nonostante l’ex Crotone e Parma venisse da un anno di inattività trascorso soltanto ad allenarsi per conto proprio. Più che una scommessa quasi un azzardo che, stando agli ultimi due spezzoni guadagnati contro Novara e Ternana, alla lunga potrebbe finalmente pagare.

Bidaoui ha dimostrato di poter essere devastante con il fisico a posto. Punta l’uomo e crea la superiorità numerica: attitudini che attualmente nessuno detiene nella rosa biancoverde. Ecco perché Walter Novellino con ogni probabilità lo getterà nella mischia dal primo minuto contro la Spal e allo stesso tempo forse ne rimpiange l’utilizzo da titolare al “Liberati”.

Impossibile rinunciarci in un momento di oggettiva difficoltà dell’Avellino nell’impensierire l’avversario nella sua area. La collocazione ideale di Bidaoui è sull’esterno, ma potrebbe agire anche da seconda punta a sostegno di Matteo Ardemagni. Insomma l’Avellino ha bisogno delle sue giocate dal principio ed è un fatto che Novellino non può ignorare. Il genio di Bidaoui al servizio della rinascita biancoverde.