E’ tornato un mese fa alla Spal che però non è riuscita a tesserarlo. Eros Schiavon sta pagando il prezzo di una risoluzione con l’Avellino consumatasi a mercato estivo chiuso e che tuttora non gli permette di scendere in campo.
Quella che con ogni probabilità è la parola fine sul caso, dal momento che non ci sarebbero i tempi necessari per inoltrare il ricorso, è stata pronunciata dal segretario generale della Figc Antonio Di Sebastiano che ha respinto l’istanza di tesseramento in deroga presentata dalla Spal il mese scorso.
La Federazione ha “tenuto conto del vigente quadro normativo federale – si legge nella comunicazione ufficiale inviata all’Avellino, alla Spal, al calciatore, alla Lega B e alla Lega Pro – nonché di quanto disposto in materia di tesseramento dal Regolamento FIFA sullo Status e i trasferimenti dei calciatori, e considerato altresì che a breve riaprirà il periodo di campagna trasferimenti”.
Nulla da fare dunque per la Spal e Schiavon che dovranno attendere il mercato di gennaio per celebrare ufficialmente il matrimonio-bis. Sia società che calciatore avevano fatto leva sul precedente Mazzeo, passato lo scorso anno dal Perugia al Benevento fuori tempo massimo in via straordinaria grazie al placet federale. Una beffa atroce per il centrocampista patavino che dovrà stare fermo altri due mesi.