Novara-Avellino 1-2, le pagelle

0
205

L’inviato a Novara, Claudio De Vito – L’Avellino sbanca Novara con una irresistibile prestazione corale intrisa di equilibrio e cinismo, quello di Ardemagni , implacabile nel proiettare i biancoverdi verso la prima vittoria stagionale lontano dal Partenio-Lombardi. E’ lui il man of the match delle pagelle impreziosite dalle prove sopra le righe di Asencio e Molina. I voti ai lupi nelle pagelle di Irpinianews.

Radu 6.5 – Il colpo di reni sulla punizione di Ronaldo è una valida risposta a chi si è domandato il perché della sua improvvisa titolarità. E’ giovane e ha bisogno di fiducia: può soltanto crescere.

Ngawa 6.5 – Dirottato a destra, mantiene inalterato il tasso di diligenza e attenzione nelle letture difensive. Le doti atletiche si completano con quelle tecniche per quello che è destinato a diventare un vero e proprio jolly difensivo. Utile quando, come oggi, Novellino ha bisogno di un terzino che non spinga troppo.

Migliorini 6.5  – Mai in affanno – liscio nella ripresa a parte in piena area – e ormai punto di riferimento delle retrovie. Corre pochissimi rischi e guida la difesa in una gara difficoltosa soprattutto nella ripresa quando il Novara ha inserito la seconda punta.

Kresic 6.5 – E’ lui il prescelto da Novellino per fare a sportellate con Maniero. Si aiuta con il suo fisico imponente a tratti anche di mestiere che da un calciatore della sua età non ci si aspetta. Non ci si aspettava nemmeno la sua riconferma con Suagher al rientro dalla squalifica. Iniezione di fiducia per lo spilungone croato.

Rizzato 6 – Si riprende la fascia dopo tre partite di assenza. Ordinaria amministrazione per il veterano della corsia mancina che non va mai in sofferenza. Equilibrio ed esperienza assicurati.

Laverone 6.5 – Nel primo tempo è ovunque. Parte a razzo, legge le linee di passaggio, non risparmia la corsa. Esce dal campo stremato ma quel che conta è la conferma di essere un elemento dal plurimo impiego sulla destra (dal 33′ st Lasik s.v.).

Paghera 6 – Rimedia la solita ammonizione che lo limita nell’interdizione. Nonostante il giallo però non fa mancare il suo peso specifico di quantità all’occorrenza (dall’11’ st D’Angelo 6 – Porta legna al centrocampo dell’Avellino dando man forte a Di Tacchio)

Di Tacchio 6.5 – Infaticabile interprete della zona nevralgica. Fornisce l’appoggio al compagno e gestisce il possesso con una calma inusuale. E’ lui l’ago della bilancia del gioco dell’Avellino nelle varie fasi.

Molina 7 – Come cambia la vita nel giro di anno. L’ultimo Novara-Avellino lo vide spettatore in tribuna a causa dell’infortunio. Ora invece ha sfornato un assist ed incantato il pubblico con un preziosismo da lasciare tutti a bocca aperta. Gli avversari rimangono spiazzati dalle sue finte di corpo.

Asencio 7 – L’Avellino scopre tra le proprie fila un talento cristallino. Qualità tecnica, potenza fisica e temperamento da vendere per il gioiellino del Genoa alla sua prima da titolare tra i grandi. L’impatto sul match è devastante, gli manca soltanto il gol che sfiora nel finale. Dopo tanto sgomitare, ecco lo spazio meritato.

Ardemagni 8.5 – Un solo aggettivo possibile: letale. Alla sua maniera, la quinta in stagione, il cannoniere principe dei lupi spegne il Novara con un uno-due micidiale. Due marcature da vero predatore dell’area. L’obiettivo a 30 anni è battere il record personale di reti in campionato, 23 con la maglia del Modena (dal 36′ st Castaldo s.v.).