Aste pilotate: consulenza sui telefoni sequestrati ai custodi

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di AnFan – Nel mirino degli inquirenti che indagano sul Nuovo Clan Partenio, e in particolare sul filone delle aste giudiziarie, sono finiti i telefoni. Quelli sequestrati ai custodi giudiziari durante le perquisizioni di carabinieri e guardia di finanza.
Il sostituto procuratore Henry John Woodcock, nominerà – il 20 novembre – il consulente tecnico. Sarà lui a verificare tra mail, chat e file vari, se ci sono elementi che possono essere ricondotti al presunto affare delle aste giudiziarie.
Un percorso investigativo del tutto simile a quello su pennine usb e computer sequestrati ai primi sedici indagati.
Una inchiesta delicata, che si affianca e si interseca con quella che ha portato all’arresto di 23 persone, ritenute componenti del braccio violento del clan, quello che – oltre a commettere estorsioni – si impegnava anche a rabbonire “esecutati” (i proprietari degli immobili), e a risolvere con la forza qualsiasi altro problema.
Si stanno accumulando le testimonianze di numerose vittime del gruppo. Mentre le indagini mirano con sempre maggiore determinazione a quei professionisti che avrebbero agevolato il business delle aste. Avvocati, operatori di banca, custodi giudiziari. C’è anche un “filone politico”. Il gran numero di omissis si riferisce ad altre persone delle quali non è stato svelato il nome. Questa seconda tranche dell’inchiesta è partita solo da qualche mese. Quella che ha riguardato i 23 arresti era invece iniziata quattro anni fa.