Appalto servizi di pulizia della Asl, gli interrogativi di Sabino Morano

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“Apprendo per puro caso che in questi giorni l’ASL di Avellino, diretta dalla dottoressa Morgante, ha richiesto alle ditte che hanno partecipato alla gara per il servizio di pulizia di tutte le strutture di propria competenza, il rinnovo della polizza fideiussoria all’epoca prodotta per partecipare alla gara perché scadute, essendo trascorsi 180 giorni dalla loro emissione” – ad affermarlo è Sabino Morano, riferimento del centrodestra avellinese.

“Nulla da eccepire sotto il profilo formale – prosegue Morano – ma alcune domande me le sono poste. Ad esempio, come mai a distanza di 6 mesi dalla presentazione delle offerte, l’ASL non è ancora pervenuta ad una aggiudicazione, anche se provvisoria?

“Come mai si richiede il rinnovo delle polizze per altri 180 giorni solo in data 10 agosto fissando come data ultima per la consegna il giorno
25 agosto, ben sapendo che in un periodo notoriamente feriale molte compagnie assicurative sono chiuse?”

“Queste domande che mi pongo, e pongo a chi di dovere, dovrebbero avere risposte chiare e tali da eliminare qualsiasi dubbio circa la correttezza della procedura che vede interessate diverse aziende, anche del nord Italia, e molte decine di lavoratori addetti alle pulizie nei nosocomi di competenza dell’ASL di Avellino che in questi ultimi mesi hanno rappresentato le loro preoccupazioni, anche attraverso le OO.SS., circa il loro futuro lavorativo”.

“Mi auguro, nel pieno rispetto delle prerogative della S.A. ma senza incorrere nel rischio di limitare la partecipazione alla gara, vengano adeguatamente prorogati i termini per quelle aziende che non potrebbero essere in grado di produrre il richiesto rinnovo della polizza entro il 25 agosto a causa della chiusura per ferie della loro agenzia assicurativa”.

“Premesso che l’operato dell’Azienda Sanitaria Locale e dei suoi dirigenti è assolutamente lecito – conclude Morano – il sospetto che dietro una scelta così “bizzarra” per periodo e tempistiche, ci possa essere un modo per creare difficoltà a ditte poco gradite, può diventare altrettanto legittimo.

Purtroppo in questa, come in molte vicende di questi ultimi tempi, quando si avvicinano le campagne elettorali il “profumo di frittura di pesce” inizia a stuzzicare l’olfatto”.