Amministrative Solofra, Vignola: “Abbiamo scongiurato il dissesto finanziario”

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Michele Vignola

Una conferenza stampa per definire la cornice della campagna elettorale appena iniziata, per ribadire la natura ed il profilo di una proposta quanto mai ambiziosa. Presso il Comitato elettorale della lista “Continuiamo Solofra”, si è aperta formalmente la corsa di Michele Vignola verso la riconferma alla guida di  Palazzo di Città. Al suo fianco, il segretario cittadino del Pd, Luigi Guacci, quello dell’Udc, Napoleone Didonato. Ad ascoltare, insieme ai giornalisti e molti sostenitori, l’intera squadra dei candidati capitanati dal capolista Gaetano De Maio.

Ad aprire i lavori, ovviamente, il sindaco uscente Michele Vignola. Con un discorso molto appassionato, Vignola, nella sostanza, ha ripercorso a volo d’aquila i cinque anni trascorsi a Palazzo Orsini, muovendo da un’autocritica:  «Si imputa all’Amministrazione uscente la colpa  di non aver fatto molto in questo quinquennio ma è una falsità.  Sicuramente non abbiamo comunicato come avremmo dovuto, ma eravamo impegnati a lavorare a testa bassa per dare risposte ad una città che nel 2012 era in una condizione drammatica».

Di seguito alcuni dei risultati più significativi richiamati da Vignola

Il Dissesto scongiurato

«Quando siamo arrivati in Comune ci siamo trovati di fronte ad un possibile dissesto finanziario. Ci siamo rifiutati di non approvare il bilancio consuntivo 2011 dell’amministrazione precedente. Lo abbiamo fatto perché non volevamo il ritorno di un commissario prefettizio. Siamo stati costretti a ripianare otto milioni di euro di debiti tra residui passivi e debiti fuori bilancio. Soprattutto questi ultimi non erano mai stati riconosciuti e pagati da nessuna Amministrazione precedente. Abbiamo tagliato tantissime spese per risanare la situazione. Non abbiamo previsto lo staffa del sindaco, abbiamo eleminato il doppio servizio di spazzamento che c’era prima, abbiamo tagliato tutto quello che era possibile tagliare. Ora abbiamo un Comune risanato, abbiamo istituito l’Ufficio legale comunale e la gestione diretta dei tributi, abbiamo pagato tutti i debiti»

I Cantieri, il Puc, i lavori pubblici

«All’epoca del nostro insediamento c’erano molti cantieri sequestrati. In questi anni abbiamo adottato un nuovo Piano urbanistico comunale, a distanza di quasi un trentennio dall’approvazione dell’ultimo piano, abbiamo portato a casa anche il piano di emergenza comunale. Di fatto, siamo stati molto impegnati sul fronte dei lavori pubblici: penso al primo asilo nido pubblico comunale finanziato dalla Regione, ai lavori al Palazzo Ducale, ai cinque milioni di euro investiti per la sicurezza e la sostenibilità energetica di quasi tutte le scuole cittadine,  abbiamo completato i 18 alloggi comunali a Sant’Andrea».

Politiche ambientali

«Tutti ricordate in che condizioni era la città di Solofra cinque anni fa, cassonetti ad ogni strada, rifiuti ovunque. Solofra aveva solo il 30% di raccolta differenziata, oggi siamo al 70%. Solofra è stata riconosciuta come Comune riciclone, abbiamo un centro di raccolta all’avanguardia, il migliore della provincia. Lo spazzamento è molto più diffuso rispetto a quanto non fosse in precedenza. La manutenzione del verde è più efficiente. Sicuramente ci sono ancora criticità ma abbiamo fatto grandi passi avanti. Penso, ad esempio, all’eliminazione delle discariche che prima costellavano tutte le aree urbane».

Istituzione ed apertura del Centro Antiviolenza

«Nel febbraio 2016 ha aperto le sue porte il Centro Antiviolenza Nemesi, a cui possono rivolgersi tutte le donne vittime di violenza, assistite da validi professionisti: psicologi, avvocati, medici. Con questo nuovo strumento, patrocinato dal Piano di Zona Sociale, si è resa reale la vicinanza dell’Amministrazione alla complessa azione di contrasto alla violenza»

Riattivazione della Mensa scolastica

«Reintroduzione del servizio di mensa per le scuole che da tempo non era più attivo. Tale servizio è ritenuto indispensabile per lo svolgimento del programma didattico dei circoli coinvolti dalla doppia sessione giornaliera. E’ stata istituita una commissione di valutazione, composta da professionisti esperti in nutrizione, da rappresentanti dei genitori e da rappresentanti delle istituzioni scolastiche. Essa costituisce uno strumento utile a tutela della qualità del servizio».
Un nuovo sistema di Videosorveglianza

«La videosorveglianza è stata un altro grande risultato in termini di sicurezza e di ausilio alle Forze dell’Ordine che fanno ogni giorno un lavoro straordinario. Abbiamo ripristinato le vecchie telecamere in disuso da anni, abbiamo istallato altri punti di osservazione in ogni via d’accesso e di uscita dalla città: non è un caso che da quando abbiamo avviato il sistema i furti siano vertiginosamente diminuiti».

La terza farmacia a Sant’Agata e l’avvio dell’iter per la quarta farmacia di Sant’ Andrea Apostolo

«Sia a Sant’ Agata Irpina che a Sant’ Andrea Apostolo vi è stato, nel corso degli anni, un forte incremento demografico: l’Amministrazione ha chiesto ed ottenuto dalla Regione che la frazione di Sant’ Agata Irpina fosse individuata come sede farmaceutica. Oggi la frazione è una delle settantacinque nuove sedi farmaceutiche individuate dalla Regione Campania. Sfruttando il decreto Monti, inoltre, è stato avviato l’iter per la nascita di una quarta farmacia alla frazione Sant’ Andrea Apostolo. In tal modo si incrementano i servizi per il cittadino».

Il rapporto con l’Asi

«Noi non cederemo mai alla demagogia, ho già detto che ci sottrarremo alla logica dell’insulto ma non certo alla verità. Io griderò la verità. Riguardo al rapporto con l’Asi invito tutti ad andare a rileggere il programma di cinque anni fa, scoprirete che l’amministrazione Vignola ha fatto esattamente ciò che aveva promesso. Noi dicemmo che non avremmo scelto di uscire dall’Asi ma di contare di più all’interno dell’Asi. Con cui abbiamo siglato un protocollo d’intesa per la razionalizzazione, l’ammodernamento e la normalizzazione delle infrastrutture primarie presenti nell’area dell’agglomerato industriale, al fine di promuovere le condizioni necessarie alla creazione e allo sviluppo di attività imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi.

L’Amministrazione comunale ha ottenuto in concessione dall’ASI le opere acquedottistiche realizzate dal Consorzio, a servizio della rete idrica industriale e civile, e la disponibilità esclusiva delle opere e la gestione unitaria sull’intero territorio del sistema acquedottistico.

Ma non ci fermiamo qui, abbiamo lavorato moltissimo ma ancora non siamo riusciti ad ottenere il cambio di destinazione d’uso dei capannoni, ma sul punto, come noto, c’è un formale impegno. Tuttavia, se non arriverà, non esiteremo ad uscire dal Consorzio ma sia chiara una cosa: quando si ipotizza una scelta del genere occorre muovere dal presupposto che i costi della stessa ricadrebbero direttamente sulla comunità. Uscire dall’Asi, vuol dire pagarne i debiti»

Acqua

«Nessuno immaginava di dover fronteggiare una emergenza di tale portata ma noi non siamo scappati. Con ostinazione, sfidando i ritardi di altri livelli istituzionali, siamo riusciti a garantire la cittadinanza e ad arrivare alla soluzione. Abbiamo creato un nuovo pozzo idropotabile ad alta quota, visto che su cinque pozzi, i due con maggiore portata erano stati posti sotto sequestro. Nelle more, abbiamo superato la problematica dei costi per lo smaltimento delle “acque di spruzzo” (acque prodotte nell’ultima fase del ciclo di lavorazione – rifinizione) che ha coinvolto il distretto industriale per oltre 20 anni. L’Amministrazione ha coinvolto tutti i soggetti interessati ( Regione Campania, ARPAC, COGEI, CIA, Commissario straordinario per l’Emergenza Sarno, Stazione Sperimentale) per declassificare le acque di spruzzo da rifiuto a refluo e per avviare la separazione della rete civile da quella industriale. In sinergia con i conciatori, inoltre, la mia amministrazione ha ottenuto la deroga dei parametri di accettabilità, che ha consentito la possibilità di immettere le acque di lavorazione e quelle di rifinizione in pubblica fognatura industriale sino al depuratore. In tal modo abbiamo messo le basi per il futuro».

Procedimento di declassificazione di tutti i siti industriali da SIN a SIR

«L’Amministrazione Comunale ha ottenuto la declassificazione di tutti i siti industriali da SIN a SIR attraverso l’iter con la Regione Campania e con l’ATO, che prevede indagini preliminari e successive certificazioni su ogni sito per lo svincolo dello stesso. I SIN (Siti di Interesse Nazionale) sono soggetti ad autorizzazione del Ministero dell’Ambiente. Tale declassificazione ha consentito di evitare l’ aumento di costi e le lungaggini burocratiche che avrebbero paralizzato, di fatto, l’attività degli imprenditori conciari. L’ufficio comunale SUAP sta informando tutte le aziende al fine di procedere alla redazione di unico piano di indagine».

Le partecipate

«L’Amministrazione Vignola, nel quadro degli impegni presi con il programma votato dai cittadini nelle scorse elezioni, ha accorpato la Global Service Solofra S.p.A e la Irno Service S.p.A, creando la nuova società Solofra Servizi S.p.A, che avrà il compito di gestire i servizi essenziali per la Città, compreso il servizio idrico. Con delibera di Consiglio, è’ stato avviato l’iter di cessione della partecipazione azionaria del Comune di Solofra   nella società Co.Di.So S.p.A  in favore degli imprenditori solofrani (già soci di minoranza al 49%)»

L’Area di Sviluppo Alto Sarno – Valle dell’Irno

«Il Comune di Solofra si è reso promotore, sfidando tutti, di un modello di Area di Sviluppo dei Comuni dell’Alto Sarno e della Valle dell’Irno a cui hanno aderito i Comuni di Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Fisciano, Forino, Montoro, Mercato S. Severino e Pellezzano. Tale Area di Sviluppo, di cui Solofra è il Comune capofila, ha tra gli obiettivi comuni lo sviluppo economico, sociale, culturale nell’ambito delle attività di programmazione dei fondi europei 2014-2020.  Questi comuni hanno certamente una comunanza di identità e di strategie da perseguire nella univoca visione tesa allo sviluppo del territorio, attraverso la valorizzazione e l’adattamento delle identità condivise e l’attuazione di obiettivi comuni»

Un elenco, quello fatto da Michele Vignola, che egli stesso ha definito parziale e sommario. Un elenco che tuttavia restituisce la verità di cinque anni di grande lavoro e di grandi risultati che rappresentano le fondamenta dell’avvenire: «Tornare indietro sarebbe deleterio per la comunità di Solofra, in questi anni abbiamo posto le condizioni per il cambiamento necessario, abbiamo messo in cantiere una serie di iniziative che vanno ad integrare e a dare ulteriore prospettiva al lavoro fatto ed è di questo che parleremo d’ora in avanti. Sapendo una cosa: noi siamo dalla parte giusta perché qui c’è lo spirito di servizio alla comunità altrove solo la rincorsa al potere»

Sullo sfondo, gli interventi del segretario cittadino del Pd, Luigi Guacci, e di quello dell’Udc, Napoleone Didonato. Se Guacci ha rivendicato con orgoglio il percorso compiuto in questi anni dal Pd a sostegno del sindaco Vignola, sottolineando i meriti di quest’ultimo nell’affrontare in solitudine un’emergenza senza precedenti come quella idrica, ha ribadito che il Pd è unito e coeso a sostegno di Michele Vignola con i suoi candidati ed ha chiuso con una nota personale: «La mia unica ambizione è quella di servire la comunità di Solofra e siatene certi: io sarò il diciassettesimo candidato di questa lista».

A seguire Didonato che, allo stesso modo, ha manifestato tutto l’orgoglio dell’Unione di Centro per questi cinque anni di sostegno all’amministrazione uscente, ribadendo la centralità dei partiti nella salvaguardia della democrazia, con una chiosa accompagnata dall’applauso dei presenti: «Dinanzi a quello che è capitato, dinanzi ad una crisi idrica che appariva irrisolvibile, il sindaco non è scappato. Sarebbe stata la cosa più facile ma siamo rimasti li, a tenere la barra dritta e alla fine abbiamo avuto ragione»

Per finire, a sorpresa, il breve quanto significativo intervento di Gaetano De Maio, tra i massimi e più autorevoli esponenti del comparto produttivo solofrano, sceso in campo in prima persona al fianco di Vignola: «La mia è stata una scelta di libertà a tutela della democrazia e della comunità. Ho scelto Vignola perché la storia non s’inventa»