Sagra della castagna di Montella IGP: il resoconto

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Si è svolta questa mattina presso il Circolo della Stampa ad Avellino la conferenza stampa di chiusura della 35a edizione della Sagra della Castagna di Montella IGP; a presiederla il Vicesindaco di Montella, Antonio Ziviello, accompagnato dal Prof. Carlo Santoli, Presidente dell’associazione culturale “Sinestesie” e dalla Dott.ssa Antonella De Mita, responsabile della segreteria organizzativa degli eventi culturali svolti in collaborazione anche con la fondazione “Carlo Gesualdo” del Notaio Edgardo Pesiri.

 

Il Vicesindaco in apertura ha posto l’attenzione su un evento che, partito come festicciola di quartiere nel lontano 1977, lo ha visto imporsi sul panorama degli eventi nazionali del gusto. Ha poi snocciolato qualche numero per rendere l’idea delle proporzioni e delle dimensioni della manifestazione allo stato attuale: circa 200.000 visitatori, 156 stand dell’enogastronomia e dell’artigianato locali, 3 palchi lungo i 2 km del percorso, 30 gruppi musicali con oltre 150 artisti ad esibirsi. Nei 3 giorni è stato portato avanti un programma a 360 gradi: a quello musicale e a quello culturale inquadrati nel progetto “Castagna Musica dei Boschi” si sono affiancati la tradizionale cerimonia di accensione dei bracieri, la premiazione della seconda rassegna  nazionale “Castagna d’Oro di Montella all’attore Sebastiano Somma che ha interpretato la figura dell’eroe Giovanni Palatucci, l’arrivo del treno storico grazie all’impegno congiunto Regione Campania – RFI, il convegno tematico ”L’Irpinia e il suo Territorio”, incentrato prevalentemente sui temi della castanicoltura e nel quale sono state portate all’attenzione della classe politica ulteriori proposte di sviluppo del settore.

 

La pianificazione di un evento di tale portata non può più prescindere da una attenta programmazione di medio periodo, ha continuato Ziviello, illustrando in breve qualche dettaglio organizzativo e logistico. In primis il piano di emergenza ed evacuazione con l’individuazione delle vie di fuga e degli spazi di accoglienza, il piano traffico anche con la regolamentazione della sosta breve e lunga in aree sia pubbliche che private, la cura dell’aspetto igienico-sanitario in collaborazione con l’ASL per garantire tracciabilità e certificazione di qualità degli alimenti, la capillare campagna di pubblicizzazione dell’evento e del territorio.

 

Il Vicesindaco ha poi ringraziato e citato tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo al successo della manifestazione organizzata dal Comune di Montella: il Sindaco e tutta l’amministrazione, la Polizia Municipale, i responsabili degli uffici comunali coinvolti (Maria Conte, Amedeo De Simone, Felice Carbone e Michele Volpe), le forze dell’ordine con particolare riguardo alla Compagnia Carabinieri di Montella e ai volontari di PM sopraggiunti dagli altri Comuni, il main sponsor BCC di Battipaglia, il gruppo volontari di Protezione Civile di Montella, l’Accademia Kronos, l’Ekoclub di Bagnoli Irpino e Altavilla Irpina, l’Istituto Comprensivo “G. Palatucci”, le Pro Loco, il Forum dei Giovani, il direttore artistico Roberto D’Agnese, il responsabile della comunicazione Andrea Bosco, montella.eu, Radio-Sagra con Raffaele Volpe, “Li Breanti”, Anna Auriemma con le scenografie, tutte le aziende che hanno prestato il loro contributo, tutti gli standisti che hanno offerto un servizio di assoluta qualità, la cittadinanza per aver dato prova di accoglienza nonostante qualche disagio patito.

 

Prima di passare la parola ai rappresentanti della fondazione “Carlo Gesualdo” Antonella De Mita e dell’associazione culturale “Sinestesie” Carlo Santoli, ringraziati per la professionalità dimostrata con il Notaio Edgardo Pesiri nel portare avanti una progettualità finanziata dalla Regione Campania fatta di eventi culturali di alto spessore, Ziviello ha chiuso ponendo l’attenzione sulle prospettive dell’evento Sagra. Prospettive che non devono in alcun modo ridursi alla manifestazione gastronomica in sé, ma devono andare nella direzione di far maturare l’ambizione e la consapevolezza che tali eventi devono essere volano di uno sviluppo complessivo del territorio nel suo insieme, mettendo da parte i campanilismi e facendo scoprire la vera essenza della nostra terra, con le sue bellezze paesaggistiche, storico-antropologiche e culturali.