192 anni: l’Arma festeggia il suo anniversario

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Avellino – Ultimi preparativi per il consueto appuntamento annuale con l’Arma dei Carabinieri. Previsioni meteorologiche permettendo, domani si celebrerà il 192esimo Anniversario di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri: la ‘location’ scelta per quest’anno non sarà il piazzale del Comando Provinciale della Benemerita di Via Roma bensì la Villa Comunale di Corso Vittorio Emanuele. “La Festa dell’Arma costituisce il momento culminante tra tutti quelli che annualmente scandiscono la vita ed i fasti dell’Istituzione. Si celebra la comune appartenenza, ci si riconosce nei simboli e nelle tradizioni custoditi per anni nella mente e nel cuore durante il percorso di una lunga carriera, o appena recepiti come propri per effetto di una scelta recente. Ci si ritrova, insomma, al di là delle generazioni e della posizione di stato, uniti nello stesso vincolo morale e sociale: in quella che, con un neologismo ad hoc, potremmo definire la ‘carabinierità’”. Insomma grandi festeggiamenti in onore delle ‘prime’ 192 candeline che saranno spente dal Colonnello Giovanni Di Blasio alla presenza di autorità politiche, militari, civili e religiosi. Alla presenza del Comandante della Benemerita irpina e del Maggiore Francesco Merone, la cerimonia sarà inaugurata con la lettura del messaggio di augurio e di ringraziamento all’operato dei Carabinieri del neo Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Fieri dello status militare e fortemente determinati ad essere presidio di civile convivenza, saranno presenti i Comandanti delle sei Compagnie dislocate sul territorio irpino – il Capitano Nicola Mirante per Avellino, il Tenente Massimo Buonamico per Baiano, il Capitano Luigi Saccone per Montella, il Tenente Sabato D’Amico per Sant’Angelo dei Lombardi, il Capitano Gianluca Piasentin per Ariano Irpino ed il Capitano Marco Iannucci per Mirabella Eclano – e i Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, in servizio ed in congedo. Tutti insieme per celebrare la comune appartenenza, per confermare il riconoscimento nei simboli e nelle tradizioni, custoditi per anni nella mente e nel cuore durante il percorso di una lunga carriera, o appena recepiti come propri per effetto di una scelta recente. E sarà anche l’occasione per tirare le somme, per fare un bilancio sull’operato dell’Arma in quest’anno.(di Emiliana Bolino)

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